ATTENTI A QUEI DUE: IL CINGHIALE DEL KAMBU E LA PASTA DI GIO’
Come il celebre telefilm l’accoppiata presentata in questa ricetta fatta dal ragù di cinghiale secondo la sapiente alchimia del Kambu e le tagliatelle fatte in case da Giò sono un mix vincente. Pare che non ce ne sia mai abbastanza…
Il ragù di cinghiale cucinato dal Kambu è l’ennesima prova (almeno per me) che non esistono cibi che non piacciono ma solo cibi cucinati non al meglio. Personalmente, infatti, non sono assolutamente amante dei sapori forti e selvatici, e quindi non mi sarebbe mai venuto in mente di mangiare un ragù di cinghiale se una sera, per caso, non mi fossi improvvisamente imbattuta in quello del Kambu…
Vi lascio subito alla ricetta, solo il tempo per un paio di sfrecciatine a cuochi e padorone di casa che ci ha impeccabilmente ospitato tutti a cena.
La prima, è che io avrei fatto le tagliatelle verdi.. ma il “mastro pastaio” coalizzato con il “sughista” mi hanno castrato nell’idea per me ancora nettamente vincente.
La seconda, è che consiglio vivamente Giò ed il suo socio-padrone di casa Max di studiarsi bene la proporzione acqua/pasta indicata dal Cav. Cocco a proposito della cottura della stessa onde evitare, la prossima volta, di trovarsi a discutere ancora su quanta pasta è opportuno versare in un pentolino microscopico... Magari così eviteremo di avere la pasta tutta “ammalloppata” (termine tecnico che indica la pasta tutta attaccata e cotta in malo modo), e soprattutto la sottoscritta eviterà di ustionarsi con l’acqua calda nel tentativo di “smallopparla” (termine tecnico che indica il tentativo, il più delle volte vano, di riportare la pasta in una situazione mangiabile)… :-)
Ragù di cinghiale
polpa mista di cinghiale 400 gr
salsiccia di maiale 200 gr
cipolla rossa 1 media
passata di pomodoro 1 bottiglia
vino rosso 1+½ bicchiere (consigliato il Nebbiolo)
burro 25 gr
olio extravergine 3 cucchiai
Odori misti 4 foglie di alloro, un rametto di rosmarino, 6 foglie di salvia
peperoncini secchi
spicchio d’aglio
Pepe nero
Noce moscata
Sale
Tagliatelle all’uovo
Le dosi sono per 6 porzioni abbondanti di pasta.
Kambu procede così: mischia in una boule la polpa del cinghiale la salsiccia aperta e sgranata con un pizzico di sale, una macinata di pepe e una grattata abbondante di noce moscata.
In una padella molto capiente poi soffrigge a fuoco con l’olio e il burro, il trito di cipolla ed aglio.
Una volta soffritti (ma non troppo si raccomanda il cuoco!) aggiunge la carne che fa prima rosolare e poi sfumare con il vino rosso.
A questo punto aggiunge la passata di pomodoro, il concentrato e due bicchieri di acqua. Copre la padella, abbassa il fuoco e cuoce per almeno 1 ora. Anche di più volendo/potendo.
L’unica accortezza è di aggiungere altra acqua nel caso il sugo si restringesse troppo durante la cottura
Ora non resta che versare nella padella le tagliatelle piuttosto al dente per finire la cottura insieme al sugo.
Il ragù di cinghiale cucinato dal Kambu è l’ennesima prova (almeno per me) che non esistono cibi che non piacciono ma solo cibi cucinati non al meglio. Personalmente, infatti, non sono assolutamente amante dei sapori forti e selvatici, e quindi non mi sarebbe mai venuto in mente di mangiare un ragù di cinghiale se una sera, per caso, non mi fossi improvvisamente imbattuta in quello del Kambu…
Vi lascio subito alla ricetta, solo il tempo per un paio di sfrecciatine a cuochi e padorone di casa che ci ha impeccabilmente ospitato tutti a cena.
La prima, è che io avrei fatto le tagliatelle verdi.. ma il “mastro pastaio” coalizzato con il “sughista” mi hanno castrato nell’idea per me ancora nettamente vincente.
La seconda, è che consiglio vivamente Giò ed il suo socio-padrone di casa Max di studiarsi bene la proporzione acqua/pasta indicata dal Cav. Cocco a proposito della cottura della stessa onde evitare, la prossima volta, di trovarsi a discutere ancora su quanta pasta è opportuno versare in un pentolino microscopico... Magari così eviteremo di avere la pasta tutta “ammalloppata” (termine tecnico che indica la pasta tutta attaccata e cotta in malo modo), e soprattutto la sottoscritta eviterà di ustionarsi con l’acqua calda nel tentativo di “smallopparla” (termine tecnico che indica il tentativo, il più delle volte vano, di riportare la pasta in una situazione mangiabile)… :-)
Ragù di cinghiale
polpa mista di cinghiale 400 gr
salsiccia di maiale 200 gr
cipolla rossa 1 media
passata di pomodoro 1 bottiglia
vino rosso 1+½ bicchiere (consigliato il Nebbiolo)
burro 25 gr
olio extravergine 3 cucchiai
Odori misti 4 foglie di alloro, un rametto di rosmarino, 6 foglie di salvia
peperoncini secchi
spicchio d’aglio
Pepe nero
Noce moscata
Sale
Tagliatelle all’uovo
Le dosi sono per 6 porzioni abbondanti di pasta.
Kambu procede così: mischia in una boule la polpa del cinghiale la salsiccia aperta e sgranata con un pizzico di sale, una macinata di pepe e una grattata abbondante di noce moscata.
In una padella molto capiente poi soffrigge a fuoco con l’olio e il burro, il trito di cipolla ed aglio.
Una volta soffritti (ma non troppo si raccomanda il cuoco!) aggiunge la carne che fa prima rosolare e poi sfumare con il vino rosso.
A questo punto aggiunge la passata di pomodoro, il concentrato e due bicchieri di acqua. Copre la padella, abbassa il fuoco e cuoce per almeno 1 ora. Anche di più volendo/potendo.
L’unica accortezza è di aggiungere altra acqua nel caso il sugo si restringesse troppo durante la cottura
Ora non resta che versare nella padella le tagliatelle piuttosto al dente per finire la cottura insieme al sugo.
5 Commenti
Magari per evitare l'"appallottamento", magari la prossima volta la schiacciamo meno nel trasporto....altro che pentola e acqua....ieri ho bollito la stessa pasta nel mar mediterraneo bollente e se non era per un intervento a due forchette l'"appallottamento" era totale...
RispondiElimina... magari se la prossima volta la mangi anche prima ed eviti il dissecamento in frigo che è propedeutico all"appallottamento totale irreversibile"... :-)
RispondiElimina... e poi scusa... ma con chi te la prendi? il mastro pastaio sei, tu mica io...
marò che mi sono perso!!!!mi raccomando non avanzate mai niente per gli amici!!! fortuna che sono ancora io la prossima non me la perdo manco per niente
RispondiEliminaLevicold,
RispondiEliminayou're welcome.
see you soon ^_^
Io sapevo che la carne di cinghiale o tutta la caccia x toglierli quel "sapore" venissse messa in 1 ciotola, con vino e tutti gli odori e lasciata nel frigo il giorno precedente alla cottura.Poi sciaquarla e cuocerla a modo tuo, mio o vostro. LOL
RispondiEliminami sbaglio???
Grazia