A SPASSO IN GIAPPONE TRA CILIEGI E GRANDE CIBO - I
Tokyo, Miyakojima, Miyajima, Kyoto, Nara, Mount Koya, Kanazawa, Shiragawa go, Takayama. Queste le mete principali di 3 settimane in giro per il Giappone ad inseguire i ciliegi in fiore.
Ramen e Udon e Miso Soup in quantità industriale, Yakitori, Yakisoba, Yakiniku, Onigiri, Okonomiyaki, Tonkatsu, Teppanyaki di carne di Kobe, Korokke oltre ad una vagonata di Wakashi ed ovviamente Sushi e Tempura: questo e molto di più il cibo provato, tutto rigorosamente con le bacchette. In pratica tutto, considerando che spesso, spessissimo abbiamo mangiato cose fantastiche senza sapere cosa fossero... :)
Un paio di notazioni generiche: gli indirizzi praticamente non esistono in Giappone quindi se volete trovare un posto munitevi di numero di telefono e datelo al taxista. E’ l’unico modo veloce e sicuro per portarvi a destinazione. I taxi costano molto poco soprattutto a Kyoto. A nostre spese abbiamo scoperto che si cena molto presto e alle 10 la maggior parte dei locali chiude e la cucina di conseguenza verso le 9:30.
Un sito che ho trovato ottimo per trovare ristoranti e locali nelle principali città come Tokyo e Kyoto è stato BENTO.
Ovviamente, una volta fioriti (finalmente!!) i ciliegi, il parco di Shinjuku Gyoen e quello di Ueno sono mete imperdibili che vi regaleranno delle viste spettacolari e delle camminate indimenticabili sotto a tunnel di fiori di ciliegio. D’obbligo copiare i giapponesi e fare l’Hanami ossia l’atto di osservare da vicino o da lontano i fiori di ciliegi rilassandosi alla loro ombra durante un un pic nic.


Partiti da Tokyo con freddo e pioggia battente destinazione Miyakojima paradiso tropicale della prefettura di Okinawa. L’isola è stupenda, o almeno immagino lo sia con il sole ed una temperatura al di sopra dei 15 gradi... Il sole qui non ci ha proprio graziati, ma i tre giorni passati nell’isola benché scarsi di sole, mare e spiaggia sono stati resi interessanti dalle persone conosciute ed il cibo. Ho scoperto infatti che la prefettura di Okinawa ha una grandissima tradizione culinaria con prodotti locali specifici introvabili altrove come per esempio gli Umibudou, chiamato anche caviale verde, sono delle alghe a forma di mini grappoli e sono buonissime da mangiare da sole o in insalata. Sempre qui abbiamo mangiato praticamente gli unici dessert dopo pranzo inesistenti nel resto del Giappone. In particolare abbiamo provato e sono davvero degni di nota l’Okinawa Zenzai e i Sata Andagi delle deliziose palline fritte servite calde affiancate dal gelato.
Su consiglio di Kagenori, abbiamo pranzato il giorno dopo da TONKARAYA (tel 0980-76-2674 open 11:00am 17:00pm Miyakojima, Ueno Niisato 1214) un ristorante caffetteria con vista sull’oceano ed una atmosfera raffinata, un mix di Europa ed Asia. Affianco al ristorante c’è un bellissimo negozio di oggettistica che vende la gran parte delle stoviglie utilizzate nel ristorante e che ho trovato deliziose.
Qui abbiamo incontrato CHIAKI YOSHIMURA una ragazza giapponese carinissima in vancanza anche lei che ci ha dato una mano con il personale del locale (simpaticissimo ma con inglese molto limitato) e con un paio di dritte culinarie. La prima è stata NMAYA (vi metto la foto del cartello all’ingresso è il massimo che posso fare… ) un ristorante di Noodle tradizionale. In pratica è come entrare alla trattoria Nonna Pina in un paesino dell’Emilia Romagna. Menù e personale rigorosamente NON parlanti inglese… una bella avventura! Altra dritta culinaria interessante è stata ZUMIGOYA (tel: 0980-74-2358 Nishizato-570-2 Hirara, Miyakojima) locale con grandi tavolate e musica dal vivo. Buon livello di cucina e spettacolo assicurato dagli avventori che si avventurano sul palco e dai canti e balli di gruppo di (evidenti) conosciutissime canzoni giapponesi…
Segnalo anche SANGOYA (tel: 0980-75-3235 Miyakojima, Taira Xili 231 open 5:00PM 12PM) perché sono stati molto carini e disponibili perchè ci hanno fatto trovare il menù tradotto in inglese apposta per noi! Molto interessante perché abbiamo mangiato per la prima volta in maniera tradizionale. Niente scarpe e tavolini bassi.
Cooming soon: un isoletta piena di ostriche e spettacolari "pancake", un ristorante con una misteriosa coda e dei monaci buddisti che non temono confronti con Carlo Cracco... qui (X)
0 Commenti