BILBAO - SAN SEBASTIAN UN CLASSICO DEI PAESI BASCHI

Una cena regalata ed una aggiunta sono state le scuse ed i momenti salienti di un week end nel cuore dei Paesi Bassi: Bilbao e San Sebastian due luoghi vicini ma diversi unico comun denominatore l'amore per il cibo e la loro terra.
Prima tappa Bilbao: centro e simbolo della regione è facilmente raggiungibile grazie al suo aeroporto a pochi minuti di taxi o del bus A3247. All'arrivo la città mi stupisce rivelandosi una piccola bomboniera attraversata dal fiume Nerviòn e dominata ai lati da verdi colline.
Bilbo, come è chiamata qui, città a vocazione industriale ha subito una profonda crisi negli anni settanta da cui è uscita in modo eccelso reinventandosi città d'arte. Negli anni numerosi archistar sono stati chiamati a ridisegnare il volto della città con il risultato che passeggiando sul lungo fiume allineati in pochi metri si viene stupiti dalla bellezza di ponti, grattacieli ed opere d'arte a cielo aperto come in una piccola Chicago. Per visitare la città un giorno è più che sufficiente (Museo Guggenheim escluso) ed un albergo ben posizionato come ad esempio il Sercotel Coliseo che abbiamo scelto noi è essenziale.



Dopo il museo si prosegue la visita della passeggiando su una delle due sponde del fiume fino ad arrivare al cuore antico della città il Cajo Vejo un dedalo di sette stradine piene di negozietti e locali. Una visita al mercato della Ribeira non può mancare e, se non avete già pranzato, qui avrete l'imbarazzo della scelta: un orda di pinchos vi assalirà anche se vi avverto hanno un aria turistica e non proprio genuina. Se è l'ora del tramonto ma non avete ancora voglia di andare a casa potete tornare sul fiume e imbarcarvi per una mini crociera di un'ora sulla Bilboats che vi permetterà di vedere il panorama della città dal pelo dell'acqua. Con la crociera più lunga di due ore arriverete fino alla foce del fiume e vedrete Vizcaya il famoso ponte sospeso.
Seconda tappa del week end è San Sebastian che dista solo un centinaio di chilometri e poco più di un'ora di macchina in autostrada. La strada lunga costiera, costellata di paesini di pescatori e belle spiaggette, ce la teniamo per il ritorno; ora siamo di fretta perchè Martin Berasategui ci aspetta con una cena che ha superato ogni mia aspettativa. I suoi piatti oltre che bellissimi, sono anche tutti strepitosamente buoni con nessuna eccezione. E' talmente bravo che ho adorato un la millefoglie in crosta caramellata di anguilla affumicata e fois gras che sono due ingredienti che aborro. Ma che lo chef nonostante gli anni ed i riconoscimenti non si è seduto sugli allori lo dimostra con i piatti appena messi a menù quest'anno ovvero i ricci di mare e soprattutto la rana pescatrice con salsa allo zafferano. Per finire non posso non menzionare l'insalata di cuori di verdura e frutti di mare: più che un piatto un'opera d'arte, era talmente bella che ci ho messo cinque minuti abbondanti a decidermi di rovinarla con la forchetta . Scusate ma niente immagini del menù credo fermamente che queste occasioni vanno godute appieno senza scatti frettolosi che, tra l'altro, non rendono giustizia ai piatti meravigliosi.

Il mattino dopo questa indimenticabile cena ci siamo dedicati alla scoperta di San Sebastian che, devo ammettere, non mi ha entusiasmato. In questo periodo estivo la città è sovraffollata specialmente sulla famosa spiaggia della Concha che chiassosa e disordinata com'è mi ha fatto pensare ad un girone dell'inferno più che a un luogo di piacere.
Oltre alla passeggiata sul lungomare che accompagna la spiaggia principale non ci sono molte altre attività da fare in città se non quella di visitare la parte vecchia composta da un piccolo dedalo di stradine che in ricorda quello di Bilbao ed offre una immensa (e molto turistica) offerta di immancabili pinchos. Se siete da queste parti ed avete fame posso segnalare A Fuego Nigro per pinchos d'autore. La differenza si capisce già entrando dato che a differenza di tutti gli altri non c' nulla a vista già pronto. Per qualcosa di più tradizionale (e turistico) invece girate l'angolo e provate Casa Alcade. Lasciatevi però uno spazio per il dolce; non potete non provare la Tarte di Arroz una delizioso dolce di pasta frolla e crema cotta di riso e quelle della pasticceria Oiartzun sono davvero eccellenti.
Dormire a San Sebastian potrebbe risultare difficile soprattutto in estate quando le disponibilità sono scarse ed i prezzi folli. E' così che abbiamo deciso nel tardo pomeriggio di prendere la strada panoramica sulla costa e percorrerla fino al delizioso paesino di Getaria che si trova su un promontorio a circa trenta chilometri da San Sebastian. Anche se il posto è piuttosto frequentato da turisti l'ho trovato autentico e delizioso, pieno di piccoli ristoranti di mare con griglia a vista dove gustare pesce fresco con vista oceano e relativo tramonto. Se vi trovate da queste parti non posso non consigliare Asador Myflower e se volete fermarvi a dormire l'hotel San Prudentzio sulle pendici della collina offre un buon servizio e una vista davvero spettacolare.
Avendo quasi tutto il giorno a disposizione per tornare a Bilbao per il volo di ritorno abbiamo proseguito sulla bella strada costiera che intervalla tratti con vista sull'oceano a tratti immersi in rigogliose pinete. La meta principale prima di ripartire era la bellissima Escalinatas de San Juan de Gaztelugatxe peccato però che a quanto pare ci siamo ci siamo attardati troppo dato che la passeggiata dura almeno un'ora e non abbiamo potuto far altro che fare foto dal Belvedere. Peccato, ma sarà la scusa per un'altra visita in questa bella parte della Spagna!
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